Olga Guida (nata Galeone), era una donna sposata, senza prole e di modesta cultura, che serbava in cuore un grande amore, appreso dall'esempio dei suoi genitori, per l’uomo e per Dio.

Un giorno, gravemente ammalata in ospedale, si sentì chiamare tre volte per nome, da una voce tonante, e pensò di essere prossima alla morte. In realtà, l’Angelo del Signore la chiamava per affidarle una importante missione: serbare un messaggio di grande rinnovamento spirituale da consegnare all’umanità per guidarla e sanarne le ferite fisiche e spirituali.

La sua risposta fu di accettazione, obbedienza, determinazione e di offerta. Inizialmente, insieme ad un’intensa preghiera per i defunti, ella offriva il suo tempo. Olga udiva, sensibilmente, la voce degli angeli che si avvicendavano, sotto la guida di Gabriele, nel dettare ciò che lei fedelmente trascriveva. Tale privilegio non fu altro che l’intervento di Dio nella vita di una donna umile da Lui preparata. L’Angelo, infatti, spesso le chiedeva di scrivere anche durante la notte o alle prime ore dell’alba, poi, il Signore le chiese una viva partecipazione fisica alle Sue sofferenze avvicinandola ai grandi misteri della passione di Cristo.

La sua esistenza fino al momento della morte, avvenuta il 19 maggio 1988, è rimasta senza eco clamorosa perché il Signore le ha affidato una missione profetica con il compito di perseverare, attraverso derisione ed incredulità, fino alla maturazione dei tempi che Dio stesso ha stabilito.