Durante la preghiera, la sera, ad Olga fu concesso da Dio di avvicinarsi in maniera sensibile al corpo sofferente di Gesù Crocefisso. Riportiamo qui alcune note scritte di suo pugno di fronte a tale esperienza: “… sento nella preghiera, come da Te concesso, di poter baciare le Tue ferite, e nel baciare le ferite dei piedi, di umettarli per dargli sollievo. Oh Signore, quale dono e quale beneficio ha l’anima mia, e quale ristoro spirituale!”

All’inizio della sua chiamata Olga si ritrovò segnata dal un Sigillo di fuoco che portò impresso visibilmente sulla fronte per dieci giorni.

A ciò si accompagnarono grandi donazioni dal Signore. Egli, attraverso i Suoi angeli, operava liberazioni, guarigioni, rinascite alla fede, e guidava l’uomo sulla via della rettitudine. Il colloquio fraterno che, per tutta la vita, Olga intrattenne con gli angeli fa comprendere  quanto il bruciare d’amore per il Signore fa sì che la Sua potenza, autorità e splendore possano  rivestire un’anima che a Lui si è offerta.